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20 novembre, 2018

Economia circolare, gli impegni dei produttori di bevande

Cresce sempre di più la sensibilità da parte dei produttori di bevande sull'utilizzo di materiali compatibili con una maggiore sostenibilità ambientali. Due buone notizie sono arrivate nelle ultime settimane. A cominciare dall'annuncio di AssoBibe[1], l'associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono bevande analcoliche. Entro il 2025 si è impegnata a produrre bottiglie, etichette e tappi in plastica riciclabili al 100% e  con almeno il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET. Non solo. Punterà anche a migliorare la raccolta dei contenitori in plastica realizzati attraverso la collaborazione con i soggetti protagonisti della raccolta rifiuti, ad un maggior riutilizzo degli imballaggi in plastica, puntando a benefici ambientali ma anche a vantaggi economici di una gestione più virtuosa. La situazione di partenza attualmente non sembra comunque essere male. In Italia infatti l'83,5% degli imballaggi di plastica è già raccolto e riutilizzato, stando ai dati forniti proprio da Assobibe, grazie al sistema Conai-Corepla che prevede un costo da parte delle imprese per ogni tonnellata di materiale immesso sul mercato. Gli impegni presi per il futuro fanno parte del programma europeo di Assobibe. «L'obiettivo del settore, i cui imballaggi sono i più raccolti nell'UE - afferma David Dabiankov, direttore generale Assobibe - è quello di contribuire alla creazione di un modello circolare per gli imballaggi in plastica migliorandone la riciclabilità, il contenuto riciclato, la raccolta e il riutilizzo. E' un messaggio davvero importante che questi impegni vengano estesi a tutta Europa: le imprese vogliono che i loro imballaggi, comprese le materie plastiche, siano raccolti e riciclati e non vengano gettati nelle strade, negli oceani e nei corsi d'acqua. Una migliore raccolta e riciclo degli imballaggi, insieme a una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, sono elementi fondamentali per questi obiettivi e per aumentare quantità e qualità di materie plastiche riciclate da poter usare».

Grandi impegni per il futuro sono stati presi anche da PepsiCo[2] che mira entro il 2030 ad utilizzare il 50% di plastica riciclata (rPet) nelle sue bottiglie in tutta l'Unione Europea. L'obiettivo è quello di arrivare al 45% già nel 2025. Per rispettare l'impegno, assunto su base volontaria, la multinazionale americana è pronta ad aumentare di oltre tre volte la quantità di plastica riciclata utilizzata, circa più di 50.000 tonnellate di rPet. Un annuncio dunque di non poco conto che «arriva a supporto della campagna di impegni su base volontaria lanciata dalla Commissione Europea che promuove il riutilizzo della plastica, per assicurare che entro il 2025 nel mercato dell'Unione Europea vengano usate almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata per realizzare nuovi prodotti.  L'obiettivo si applicherà alle operazioni di Beverage di PepsiCo, incluse le società di proprietà e quelle in franchising». La novità riguarderà tutti i brand di bevande in Pet di PepsiCo in tutti i Paesi che dovrebbero essere nell'Ue entro il 2025, dal momento che si tratta del materiale più utilizzato per produrre le bottiglie. Tra gli altri obiettivi futuri c'è quello di riprogettare il totale delle sue confezioni per renderle compostabili, riciclabili e biodegradabili, riducendo l'impatto di carbonio entro il 2025. Secondo la società, già oggi il 90% degli imballaggi delle sue bevande sarebbe totalmente riciclabile.

Andrea Grossi